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VERITÀ E ALÈTHEIA NEL PRIMO HEIDEGGER


Francesca Chiovaro
14x21 pp. 204

ISBN: 978-88-8243-217-1

euro: 20,00

Il presente lavoro è volto alla ricostruzione di quel percorso che ha condotto il filosofo tedesco M.Heidegger, all’elaborazione di un concetto di verità che parte dalla nozione greca di alètheia, la cui attendibilità filologica non è più discussa, al fine di dar conto del processo attraverso il quale questa si è resa disponibile. La direzione dell’analisi rivela tutta la sua problematicità nel tentativo di proporre un’interpretazione della verità heideggeriana tale da evitare l’appiattimento della nozione di alètheia su quella di verità, nel senso latino della veritas, e più in generale, nel senso dell’uso comune. Col titolo “Verità e alètheia nel primo Heidegger” si intende annunciare la complessità della prospettiva heideggeriana a riguardo focalizzando l’essenziale coappartenenza dell’ontologia fondamentale e della storia dell’essere, come nucleo originario di quella domanda sull’essenza dell’essere (“Che cos’è l’essere stesso?”) che, secondo il filosofo tedesco, s’impone come l’unica via capace di condurre al superamento della metafisica tradizionale, ritenuta obliante.



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